Psicoterapia Bioenergetica
Cos’ è la Bioenergetica?
La Bioenergetica è un modello psicoterapeutico che integra psicoterapia verbale e corporea, basandosi sull’unità mente-corpo. Alla base della terapia bioenergetica proposta da Alexander Lowen c’è il concetto di energia: nell’essere umano, come in ogni organismo vitale sano, l’energia fluisce naturalmente nel corpo, nutrendolo a livello metabolico, sotto forma di sangue e respiro. Questo normale fluire viene però bloccato dalle tensioni muscolari, che si accumulano in risposta alle situazioni ambientali e sociali quotidiane, ovvero allo stress di qualsiasi genere e gravità (un lutto, una malattia, una lite, ma anche un viaggio, un esame, un trasloco).
Il risultato è che ci disconnettiamo dal nostro corpo e anche dalle nostre emozioni, poiché corpo e mente seguono le stesse leggi funzionali.
- Blocchiamo il respiro e ne accorciamo l’estensione
- Contraiamo diverse decine di muscoli
- Creiamo contratture croniche a livello superficiale(per esempio nella zona cervicale, nelle spalle, nelle mandibole, nella fronte) a livello della muscolatura profonda e viscerale.
Il processo di cambiamento in Bioenergetica
Secondo il modello proposto da A. Lowen una persona il cui flusso energetico è bloccato, ha perso una parte della sua vitalità e della sua personalità. Questa perdita fa sì che questa persona si senta scarica, sia sempre in lotta e usi costantemente la forza di volontà per eseguire i compiti quotidiani. Diventa quindi difficile mettersi in relazione con gli altri o provare piacere.
Solamente quando si consente alla tensione muscolare di scaricarsi, e quindi ai muscoli di rilassarsi, l’energia riprende a circolare liberamente, col risultato di rimetterci in contatto con il corpo e le emozioni.
Come si lavora nella Psicoterapia Bioenergetica?
Nella Terapia Bioenergetica si lavora sull’integrazione mente-corpo e quindi la terapia verbale viene integrate da esperienze corporee: la bioenergetica mira all’integrazione del corpo e della mente al fine di aiutarci a sciogliere i blocchi e le tensioni energetiche e i meccanismi difensivi che inibiscono il libero fluire della nostra emotività.
Alla base del processo terapeutico è possibile individuare tre obiettivi fondamentali:
- La consapevolezza di sé, sentire ogni parte del proprio corpo e i sentimenti che possono sorgere in esso dietro la maschera che ognuno si è costruito;
- L’espressione di sé, se i sentimenti non trovano espressione vengono repressi e l’individuo perde il contatto con il Sé;
- La padronanza di sé, l’individuo sa cosa sente, è in contatto con se stesso e sa esprimersi con vitalità e in modo adeguato alla realtà.
Il processo di cambiamento, quindi, coinvolge la persona in tutta la sua unità psicofisica, nella sua esperienza di essere vitale in quanto capace di respirare profondamente, sentire pienamente, ristabilire la naturale mobilità ed espressività dell’organismo, essere in contatto con la realtà del proprio modo di esistere e di rispondere emozionalmente.